Tredici Gennaio Duemilaquindici. Non servono troppo parole per vedere che oggi è il giorno delle lacrime.
Ha iniziato ieri sera Emma Bonino, annunciando la sua malattia. Nessuna presidenza della Repubblica, il cuore vuole un’altra cosa, vuole una lotta per la vita non per il potere, perché la vita e’ la bellezza suprema.
Basta leggere i giornali, sfogliare la carta di tutti i giornali d’Europa oggi per palpare con mano che oggi la carta PIANGE. Ma piange di coraggio, piange d’amore.
C’era una volta un Regno in cui un Re vieta di piangere, perché ritiene che le lacrime siano segno di debolezza e di vergogna. Questo è l’inizio de Il pianto di Camilla.
NO. Una lacrima e’ luce. Una lacrima e’ fonte di nuova vita.
SI’. Il Duemilaquindici e’ iniziato in lacrime, dobbiamo dire: pur nella tragedia, non rinunciamo alla bellezza del pianto, perché il pianto e’ un’evoluzione della civiltà, il pianto e’ la forza della ragione che si fa sentimento. Il pianto e’ libertà, uguaglianza, fraternità che compiono ancora un passo avanti.
Oggi è il giorno del pianto di una bambina, Camilla, la vergine guerriera dell’Unducesimo canto dell’Eneide. Ascoltiamolo, in silenzio. In sacro silenzio.
FOTO: lacrima in alluminio che lo scrittore Flavio Bregoli ha scolpito per Il pianto di Camilla.
Elena Gaiardoni
13 gennaio 2015
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